Non è facile per me alzarmi la mattina e decidere che devo sopportare tutto, tutti i giorni per anni. Arriva un giorno in cui la mia testa, senza chiedere se sono d'accordo, decide che non sopporta più niente perché sennò si spezza. E diventa rigida rigida rigida, fino a non lasciare crepe, intonacandole con nuovi atteggiamenti, in modo da far scivolare via tutte le cose che la feriscono.
Adesso sto cercando di fare il contrario, ma non è facile e tu lo sai bene, perché hai fatto una cosa simile. Sai quanto fa male riaprire quelle crepe, perché si ha la folle paura che faranno di nuovo male e nessuno cerca il dolore volontariamente. Quando uno è stato tanto male, sente schiaffi dove ci sono carezze e morsi dove ci sono baci. Ti ho amato per diverso tempo prima di dirtelo e ho aspettato. Aspettare mi ha indurita e ora sto facendo il doppio della fatica a riammorbidirmi.
È più facile mettere l'intonaco in una crepa nel cuore, che toglierlo facendo respirare le ferite mai rimarginate.
Sara
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