5 agosto 2020

I colori dell'amore



I colori dell'amore

Ciao!
Questo brano lo scrissi nell'ormai lontano 2003, quando frequentavo il quarto anno all'Istituto Luigi Einaudi di Ferrara. L'anno successivo partecipai con questo brano a un concorso letterario indetto dalla scuola e lo vinsi. Rileggendolo ho rivisto la mia ingenuità nella scrittura, ma anche una genuinità nelle parole che avevo steso con tanta cura. Ho scelto di pubblicarlo come primo post, perché è stato il brano che ha segnato il mio impegno reale nel voler crescere nelle parole, facendole leggere anche al prossimo. Spero che possiate apprezzarlo, perché il primo passo l'abbiamo compiuto tutti in una direzione ed è sempre coraggioso, il primo passo è sempre quello che fa più paura.

Buona lettura.

Sono in classe, c’è lezione di psicologia, tuttavia non riesco ad ascoltare la spiegazione, perché ti penso. Mi hai rubato la ragione nel momento in cui ho ceduto al tuo amore, al mio cuore… Non ho mai provato un sentimento così forte e, nella pazzia del mio amore, guardo al futuro con un sorriso, vedendo un tramonto limpido e lontano, distante e quasi irraggiungibile. Tu, invece, sei vicino. Quando non ci sei sento la pesantezza del mondo, la mia debolezza che mi intrappola davanti ai problemi, grandi o piccoli che siano. Mi basta pensare che ci vedremo poco dopo per avere la forza di rispondere a chiunque, anche a mio padre.
Da quando ti conosco la mia vita ha preso colore, variopingendo ogni azione, ogni parola, che fino a quel momento era stato un vecchio film muto. Come se, sino ad allora, i colori si fossero nascosti alla mia presenza, ma ora che rifletto la tua luce anche a me vengono mostrati. Quelli freddi e quelli caldi. I freddi, che mai vorrei vedere nei tuoi occhi; mai vorrei vedere i tuoi occhi azzurri pervasi dal ghiaccio dell’odio o dell’indifferenza, dal viola del desiderio di lontananza e dal blu della gelida sera invernale in cui mi vorrai dire quella parola che ho addirittura paura di pronunciare… Vorrei vedere con te tutti i colori caldi che ci sono… Il rosa della tua pelle che mi scalda solo sfiorandomi, il rosso dei tramonti che vedremo in riva al mare, del mio cuore che batte per te del tuo che batte per me. Tutti i colori del mondo, però, non basteranno mai a definire ciò che siamo in tutte le nostre sfumature, calde o fredde che siano.
Hai asciugato le lacrime che versavo per colpa non tua, mia ha stretta al tuo cuore placando il mio tremito intriso di paura, timore e rabbia e mi hai rassicurata. Ho provato il dolore di perderti, quando i tuoi occhi mi hanno guardata con gelido distacco e dalle tue labbra sono uscite parole di disapprovazione e di ira. Dopo una giornata, passata nel terrore di perderti, sei venuto da me col cuore in mano scusandoti.
Allora abbiamo capito che possiamo sopravvivere solo se avanziamo insieme e, nel momento in cui ci lasceremo la mano, sarà la fine di ciò che è e l’inizio di un nuovo film muto in cui non vedrò né i tuoi colori caldi né i tuoi colori freddi, che pur sarei disposta a vedere pur di non iniziare un nuovo film muto… dovendo capire che dovrò risplendere di luce propria, una luce solo mia…
Ti amo e ora è solo a questo che voglio pensare: abbracciami e non pensare nemmeno tu, a niente.


***

Spero abbiate gradito,
al prossimo post!

Sara

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